Commissioni e tasse nel Betting Exchange in Italia

Le commissioni e la tassazione nel Betting Exchange in Italia sono state regolamentate dal decreto legge n.47 pubblicato il 9 maggio 2013 in Gazzetta Ufficiale, a cui tutti gli operatori autorizzati ADM devono sottostare per poter offrire il Betting Exchange in Italia. Le commissioni che un operatore autorizzato (Il fornitore della piattaforma di Betting Exchange) può applicare al cliente, sono del 10% sui profitti lordi realizzati dal cliente su un singolo mercato. Questo significa che se uno scommettitore realizza un profitto sul risultato esatto di una partita, pagherà su quel mercato le commissioni del proprio operatore. Se il cliente realizza una perdita in un determinato mercato, non pagherà nessuna commissione. Si paga solo se si ottiene un profitto!

Commissioni betting exchange in Italia

Le commissioni applicate dagli operatori autorizzati sono, in linea con la media europea del Betting Exchange.

  • Betfair in questo momento applica una commissione fissa sui profitti del 4,5%. La società ha deciso di eliminare le scalette degressive in base all'operatività e ha messo una commissione fissa. 
  • Betflag ha una commission del 5% con un sistema di bandierine: ogni 5 euro abbinati viene data una bandierina. All'auemntare delle bandierine viene fatto uno sconto sulle commissioni da pagare. Per chi opera tanto può arrivare a pagare solamente lo 0,10% sui profitti!

 

 

Tassazione governativa sul Betting Exchange

La tassazione nel betting exchange  applicata invece dalla Stato Italiano è il 20% sulle commissioni prelevate dall’ operatore autorizzato sui profitti del cliente. Quindi la tassa governativa non viene applicata sul totale del profitto realizzato, ma sulla commissione caricata dal concessionario al cliente.
La imposte nel Betting Exchange sui profitti che i concessionari per il momento applicano ai loro clienti è del 5%; il cliente che realizza un utile di 100 euro su un determinato mercato, paga 5 euro di commissione al concessionario, e di questi ne accantona il 20%, cioè 1 euro, come tassa governativa che girerà alle scadenze prestabilite allo Stato come sostituto d’ imposta. Il cliente con questo sistema pagherà le tasse dovute direttamente alla fonte, e non dovrà fare in seguito nessuna dichiarazione fiscale.
Il profitto netto realizzato sarà pagato immediatamente dal concessionario titolare della piattaforma di Betting Exchange, al netto delle commissioni comprensive di imposte,  sul conto del cliente che potrà spendere subito come meglio crede.
Questo tipo di tassazione sul gioco è molto favorevole al cliente in quanto tassa solamente i profitti realizzati. La tassazione sulle scommesse sportive a quota fissa invece viene applicata sul giocato indipendentemente dalla vincita o perdita del cliente. Il cliente una volta che ha fatto una puntata paga già la tassa statale indipendentemente dal risultato finale della scommessa fatta.